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Sharm El Sheikh / Thomas Reef

Chi si trova in vacanza a Sharm El Sheik non può non aver notato una montagna che si erge dal mare guardando a nord-est. Si tratta dell'isola di Tiran, che posta nel mezzo del canale ricorda la vicinanza della costa saudita. A ridosso di questa isola disabitata si ergono dalle profondità marine quattro pinnacoli madreporici. Thomas Reef, dalla forma vagamente circolare, è il secondo di questi, provenendo in barca da Sharm. Le modeste dimensioni e la morfologia subacquea del reef non consentono ancoraggi fissi quindi l'immersione viene normalmente effettuata in "drift" o se se preferisce usare il termine italiano, in corrente, che quasi sempre proviene da nord-nordest. Le barche charter fanno scendere in acqua i subacquei all'estremità sud del reef.

Thomas ReefImmergiamoci subito e facciamoci trasportare lungo la parete dalla moderata corrente di riflusso, che in questo momento ci conduce verso est-nordest. Scendendo gradualmente potremo osservare la vita rigogliosa tipica di questo mare. Pesci pagliaccio con i loro anemoni, pesci palla, farfalla, grandi murene tropicali, alcionari multicolori con il corpi rigonfi di acqua, madrepore multiformi, grandi ventagli di gorgonie. Continuando a scendere noteremo un piccolo pianoro sulla nostra destra, portiamoci verso la sua estremità.
Qui la profondità è aumentata, siamo a circa -35mt, noteremo l'inizio di un canyon sulla nostra destra. Questo canyon rappresenta la vera particolarità di questo reef, ma i subacquei meno esperti ed ardimentosi faranno bene a fermare qui la loro discesa. Continueranno a percorrere la parete che si trova sulla sinistra, risalendola, e potranno continuare a godere del giardino di coralli che si sviluppa su di essa. I subacquei più smaliziati ed intraprendenti potranno invece seguire il canyon, ma con prudenza.
Chi volesse raggiungere il fondo si troverebbe alla proibitiva profondità di -90mt! Chi penetrerà nel canyon largo circa 2,5mt si troverà ai lati le pareti che cadono verticali verso il fondo, lo spettacolo è davvero unico! Quasi subito si troveranno di fronte un piccolo archetto madreporico, stupendamente colonizzato da alcionari e coralli duri, oltrepassarlo passando sotto di esso significa far segnare al profondimetro la profondità di -47mt. Mentre si procede nel canyon non scordiamoci di guardare in acqua libera e sotto di noi, non è affatto raro scorgere qualche Squalo Pinna bianca che nuota indisturbato, o uno Squalo leopardo che risale incuriosito dal fondo. Niente paura, hanno cibo migliore dei subacquei vestiti di gomma! Dopo il primo arco ne troveremo un secondo di fronte a noi ma oltrepassarlo come il primo ci porterebbe alla ragguardevole profondità di -53 metri. Uscendo dal canyon nuotiamo in acqua libera e portiamoci di nuovo verso la parete del reef posta sulla nostra sinistra, iniziando la nostra risalita. Qui incontreremo i nostri compagni di immersione meno esperti e con loro trascorreremo il tempo necessario per la nostra decompressione. Godiamoci di nuovo il caleidoscopio di colori proprio dei reef di questo meraviglioso mare ricordandoci di stare ben vicini alla parete per non farci trasportare fuori dalla corrente, che in questo punto inizia a diventare più forte. Ogni tanto diamo un'occhiata in acqua libera, spesso in questo punto si avvistano tartarughe o pelagici di passaggio.
Note particolari
Si tratta di una immersione che comunque sia richiede un certo impegno vista la corrente che qui è sempre presente. Chi vuole penetrare nel canyon non lasci mai il buon senso in albergo. Non dimentichi di programmare con cura l'immersione prima di effettuarla, si attenga alla programmazione durante l'immersione, applichi scrupolosamente il sistema di coppia, controlli la profondità e la scorta di aria considerando la necessaria decompressione. I 12lt che normalmente vengono usati in queste zone consentono molto, ma non tutto.
Gli altri Luoghi: Relitto del Thistlegorm | Ras Um Sid | Erg Abu Ramada | Ras Mohammed | Carless Reef | Palau Island